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Valutazione della vulnerabilità

Per giungere ad una valutazione del rischio incendio è stata stimata preliminarmente la vulnerabilità degli insediamenti presenti nell’area di interfaccia, sempre assumendo a riferimento il metodo di speditivo proposto dal Manuale che suggerisce di tenere conto sia della sensibilità che della consistenza degli esposti.

Pertanto, le fasi metodologiche seguite per stimare la vulnerabilità della interfaccia, nelle aree considerate, sono state le seguenti:

  1. Segmentazione della fascia di interfaccia in zone omogenee di pericolosità. E ‘stata divisa la fascia di interfaccia in sotto-aree in base, quindi, alle contigue aree di pericolosità omogenea individuate nella fascia perimetrale.
  2. Individuazione degli esposti. Sono stati individuati gli insediamenti ricadenti all’interno della fascia di interfaccia.
  3. Stima della vulnerabilità. E’ stata stimata la vulnerabilità delle singole aree della fascia di interfaccia tenendo conto sia della sensibilità che della numerosità degli esposti.
  4. Classificazione. E’ stata effettuata la classificazione con lo scopo di mettere in evidenza tutte quelle situazioni “al limite” come, ad esempio, quelle relative ad aree boscate di modesta dimensione indicate dal PPTR, dove esiste, potenzialmente, un pericolo.

Poiché nell’interfaccia insistono prevalentemente insediamenti abitativi (oltre ad alcuni insediamenti produttivi) il grado di vulnerabilità stimato sul territorio comunale è medio-alto, risultando alto nell’area più densamente urbanizzata ove maggiore è il valore dell’esposto.